Il Controllo neurologico della postura e dell’equilibrio con utilizzo di Stabilo Pro è stato oggetto di una tesi con l’intento di verificare che la riabilitazione neurocognitiva è un processo di apprendimento del proprio corpo.
La neuroriabilitazione si pone l’obiettivo di migliorare le autonomie del paziente, il suo benessere e quello familiare. Lo studio di tecniche di neuro-riabilitazione nasce e si sviluppa prevalentemente dal tentativo di fornire modelli per il recupero delle funzioni neurologiche e neuropsicologiche alterate dalla patologia.
La letteratura scientifica recente evidenzia come il Sistema Nervoso Centrale, grazie al concetto riassumibile con il termine “plasticità”, sia in grado di modificare la propria struttura.
Numerose ricerche sperimentali (svolte sia nei primati che nell’uomo) documentano la possibilità di osservare riorganizzazioni corticali sia nel caso di deprivazioni sensoriali che nel caso di apprendimenti di abilità particolari.
Il nostro studio si basa sulla osservazione clinica che la metodologia neurocognitiva (EPC) migliora le autonomie e la sicurezza del paziente e vuole ricercare se tale sicurezza si correla ad una maggiore capacità di equilibrio.
A tal scopo abbiamo utilizzato il sistema stabilometrico di ProeReal StabiloPro, sistema dinamico e portabile capace di poter essere utilizzato sia in palestra riabilitatia che a domicilio del paziante.
Abbiamo eseguito 4 test secondo le caratteristiche del ToB (Test of Balance) per 30 secondi ad occhi aperti (OA), occhi chiusi (OC) e con gomma destabilizzante Airex® (GOA, GOC).
Sono stati presi in considerazioni 10 soggetti patologici con emiplegia dx o sx e valutati prima e dopo un training riabilitativo EPC.
I risultati stabilometrici valutati come media, mediana e deviazione standard dei valori di Area (A), Lunghezza (L), L/A (indice propriocettivo aspeifico) e ToB non evidenziano miglioramenti se non all’osservazione del solo test ToB ed in particolare il valore di propriocezione che migliora statisticamente è quello somatosensitivo (test t 0.05).
Discutendo ed osservando i risultati ottenuti possiamo aggiungere che non tutti i pazienti presentavano al test al tempo 0 (T0) un disequilibrio per i valori di A ed L. Troppo scarsa inoltre è la discrepanza dei dati per ottenere un miglioramento del valore L/A (in quanto valore di propriocezione aspecifico). Risulta invece interessante il dato estraibile dal ToB che dimostra quanto la clinica afferma, ossia che la riabilitazione neurocognitiva è un processo di apprendimento del proprio corpo.
Il miglioramento stabilometrico del dato somatosensitivo in percentuale (con 8 su 10 soggetti) conferma l’efficacia della tecnica neurocognitiva utilizzata.
(Abstract di una tesi dell’università di Genova in collaborazione con Il Dott. Manelli Alessandro)