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Software di stabilometria per l'odontoiatria

Software di stabilometria per l’odontoiatria

#StabiloPro per l’#odontoiatria: un valido aiuto per verificare il trattamento e per avere informazione utili alla diagnosi, un software che permette di rilevare se vi è un problema di postura derivato da aspetti odontoiatrici (ad esempio indice di interferenza cervicale).

Dall’analisi con pedana posturo-stabilometrica statica (da American Academy of Neurology 1993 e Accademia Francese di Medicina, Prof. Cambier 1993) si ottengono indici che possono orientare verso una problematica stomato-posturale. Stabilo Pro per l’odontoiatria permette di ottenere gli indici utilizzabili per migliorare un trattamento.
Bracco e collaboratori (1998) analizzarono la postura dei soggetti in occlusione centrica, in posizione di riposo mandibolare e nella posizione di miocentrica. I dati mostrarono che c’era un miglioramento del baricentro quando si passava dall’occlusione abituale alla posizione in miocentrica (Janchelson, 1980) e in posizione di riposo mandibolare.
Bracco e collaboratori nel 2004 confermarono i risultati ottenuti e cioè che la posizione in miocentrica era associata significativamente al miglioramento dell’equilibrio posturale sul piano frontale se confrontata con le altre posizioni, attraverso Stabilo Pro può essere evidenziato dai parametri di Media X, Minimo e massimo di X, attraverso lo Stabilogramma di X, lo Statokinesigramma e attraverso gli indici alla sezione Dati test.
L’esecuzione dell’esame posturo-stabilometrico si basa sul concetto della “sottrazione delle afferenze”, per quanto riguarda l’apparato stomatognatico la condizione è di non mandare a contatto le arcate dentarie tra loro (Mintz, 1977); l’ipotesi associata a questa condizione di test è che una superficie occlusale morbida, come quella generata dai rulli di cotone (test di Meersserman), possa ridurre l’intensità dell’input propriocettivo e simulare, di conseguenza, una relazione ideale della mascella con la mandibola, in cui tutti i denti sono occlusi in modo ideale (Mintz 1977); altro effetto positivo, secondo Mintz è che essi possono aprire il morso di circa 2 mm.
Ciò può causare un leggero spostamento del condilo mandibolare in avanti. Se la testa condilare era piazzata posteriormente in occlusione abituale, questo piccolo spostamento in avanti può centrare il condilo in una posizione migliore e migliorare l’occlusione del paziente, imitando il suo status dopo l’inserimento di uno splint/bite terapeutico.
Idealmente la ricerca della Relazione Centrica Funzionale intesa come “Punto di equilibrio ottimale tra condili mandibolari e fosse temporali in modo che il movimento mandibolare si possa espletare nella maniera più vicina possibile a quella fisiologica, in armonia con la postura cervicale e linguale” (Stefanelli).
L‘eventuale interferenza destabilizzante dei fattori stomatognatici, viene evidenziata con test complementari come ad esempio eseguendo il test con un placca (bite occlusale), valori di ICS (Interferenza stomatognatica della superficie) inferiori a 60 e di ISL (interferenza stomatognatica della lunghezza) inferiori a 70 indicano appunto interferenza del sisteam e/o di una patologia temporo-mandibolare associata (Cardonna): questi valori si ottengono con Stabilo Pro attraverso il Test combinato occhi aperti, occhi chiusi, e a capo retroflesso.
Il range di normalità dello spazio libero occlusale (anche1,5 a di 0,5 mm); Lo spazio libero interocclusale viene specialisticamente valutato in modo immediato e diretto per verificare lo stato in cui si trovano l’anatomia, l’allineamento tridimensionale, la relazione Denti-ATM e la relazione Denti- Cranio-Cervicale (Cortesi,2011). Se l’obiettivo è fare l’esame con la disclusione dentale senza variabili aggiuntive non calcolabili o volendo ridurre le stesse, è più semplice eseguire l’esame con le arcate disgiunte spontaneamente ovvero attraverso retroflessione del capo che determina uno svincolo occlusale fisiologico provocato dalla posizione, quindi un passaggio dall’occlusione centrica ad una posizione miofunzionale senza contatto dentale
L’Indice di interferenza cervicale (studiato da Guidetti, 1999), che si ottiene dal rapporto tra i valori ottenuti ad occhi chiusi e testa eretta e quelli ottenuti con il capo retroflesso, viene interpretata significativa con indici superiore a 120.
Una diagnosi di un disturbo della cervicale e dell’equilibrio del tono posturale possono essere adattative alle patologie masticatoria o stomatognatica soppratutto con indici stabilometrici patologici ma inferiori a 120. Stabilo Pro permette in modo rapido tramite la lettura ragionata dei dati con semplici indicatori di visualizzare subito eventuali interferenze.
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